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Celle Sul Rigo

Panoramica della Val d'Orcia e del Monte Amiata da Celle sul Rigo

Lat. 42.86289 Long. 11.82195 Alt. m. 592 circa

Posto a nord-ovest del capoluogo, Celle è collocato in una posizione molto più aperta di San Casciano ed ha una configurazione urbanistica e geologica diversa.

Cenni storici

L'esistenza di una pieve intitolata alla conversione di San Paolo è attestata nelle "Rationes Decimarum" del 1275-1277 e documentata sugli statuti della comunità di Celle del 1471.

Secondo il Repetti,l'origine di questo castello è ignota ma il nome pare possa derivare da celle sacre o celle vinarie, le numerose grotte che si trovano sotto il paese. Scavate nel tufo, usate come rifugi in tempo di guerra durante i bombardamenti, sono oggi utilizzate in qualche caso come cantine.

I primi documenti che attestano l'esistenza di Celle sono del XIII sec negli atti relativi alle controversie tra i Comuni di Siena ed Orvieto per il possesso dei castelli a sud-est dell'Amiata.

Passato dalla giurisdizione del Comune di Orvieto a possedimento dei Visconti di Campiglia, "Castrum de Cellis" è, alla fine del XIV secolo, possesso dei Salimbeni.

L'importante atto con cui Siena concede protezione a Celle in cambio di obbedienza è del 1418. Lo statuto verrà poi modificato nel 1471 e presenterà caratteristiche di grande autonomia, giustificate dalla distanza geografica dal Comune di Siena.

La sua collocazione in un'area di confine, frontiera nel medioevo tra Orvieto e Siena e, in età moderna, tra Stato Pontificio e Granducato di Toscana, giustifica l'interesse che ha sempre destato in epoche antiche. Il passaggio per questo territorio della via Francigena lo rendeva tappa obbligata per il ricovero dei viandanti e per le gabelle delle merci transitate.

Visitare il borgo

Pozzo Celle

Entrando dalla porta principale si nota la particolare struttura urbanistica con vie perfettamente diritte, tutte collegate ad una piazza troppo grande rispetto alle attuali dimensioni del paese. Tale struttura, a pianta quadrangolare, ha fatto ipotizzare che il castello medievale possa essere stato edificato su un precedente castrum romano o longobardo.

Della cinta muraria medievale non rimane quasi nulla. Tre erano le porte del paese e tre le torri angolari di cui l'unica rimasta è oggi utilizzata come torre campanaria e si trova sulla piazza principale. Di notevole interesse sono i numerosi palazzi con caratteri rinascimentali che conservano portali e stemmi in travertino, indice di una ricca borghesia terriera.

In paese si trova la chiesa di San Paolo Converso, patrono del paese, il cui portale e altare maggiore provengono dalla Chiesa di Sant'Elisabetta, distrutta dal terremoto nel 1933 e crollata quasi completamente nel 1992. Altre due chiese si trovano nel paese, la chiesa di San Giovanni e la chiesa della Madonna delle Grazie.

Interessante anche la fattoria cinquecentesca, lasciata alla Parrocchia dalla famiglia dei Conti Bocchi Bianchi. Caratteristica è la piccola Piazza del Pozzo, dove esiste ancora un'antica cisterna su cui sono incisi i nomi dei priori che, nel 1610, la ristrutturarono.

Dai primi anni del secolo, una frana sta erodendo il paese, portando via tutte le abitazioni a sud-ovest della piazza principale. Negli ultimi anni sono iniziati dei lavori di consolidamento per tentare di fermare il fenomeno franoso dovuto alla natura del terreno tufaceo ricco di acque che, al momento, sono state incanalate e portate in piccoli bacini di raccolta mentre enormi muri in cemento sono stati eretti a sostegno del fronte franoso. Permangono comunque perplessità sulla reale soluzione del problema.